NORMA UNI 10200/2013: Anorme tecniche sull'installazione e il servizio di contabilizzazione del calore
La nuova normativa tecnica approfondisce molti aspetti della precedente. In particolare:
- Sono state dettagliate le equazioni per la ripartizione della spesa di riscaldamento tra le diverse componenti.
- La diagnosi energetica sembra ora essere obbligatoria, in quanto il fabbisogno energetico dell'edificio è la base di calcolo per la definizione della quota di consumo involontario, da ripartire a millesimi.
- I millesimi di riscaldamento dovrebbero essere ricalcolati in funzione del fabbisogno energetico di ciascuna unità immobiliare.
La norma UNI 10200:2013 chiarisce l’esistenza di consumi volontari e di consumi involontari e li definisce sostanzialmente cosi:
• consumi volontari, dovuti all’azione volontaria dell’utente mediante i dispositivi di termoregolazione (valvola termostatica o termostato), che vanno ripartiti in base alle indicazioni fornite dai dispositivi (letture) atti alla contabilizzazione del calore (contatori, ripartitori e altri sistemi);
• consumi involontari, ovvero quelli indipendenti dall’azione dell’utente e cioè principalmente le dispersioni di calore della rete di distribuzione, che vanno ripartiti in base ai millesimi calcolati secondo il fabbisogno di energia termica utile (UNI 11300).
Per poter individuare la quota da ripartire a millesimi in passato determinata dall’assemblea) e i millesimi di riscaldamento sulla base del fabbisogno energetico (in passato rapportati invece alla potenza termica installata nella singola unità immobiliare) oggi occorre affidare ad un tecnico abilitato il calcolo del fabbisogno di energia termica utile ad ogni singola unità immobiliare (per consentire di ottenere una temperatura standard di 20°) che andrà a costituire il valore millesimale attribuibile a quell’appartamento, indipendentemente dalle superfici radianti installate.
Questi nuovi millesimi saranno il criterio di ripartizione:
a) delle spese di gestione del servizio di riscaldamento;
b) di tutte le spese di manutenzione e conduzione ( terzo responsabile, estintori, lettura e ripartizione contabilizzatori, ecc.);
c) di tutte le spese relative alla dispersione dell’energia totale consumata (una percentuale della spesa energetica totale - cioè combustibile + energia elettrica - calcolata dal Tecnico sul singolo impianto, ovvero differenza tra la spesa energetica totale e il consumo volontario di tutti gli utenti).