Conosci il funzionamento delle valvole termostatiche? Sai impostarle correttamente? Leggi i nostri consigli!
La valvola termostatica è un dispositivo autoregolante composto da due parti: il sensore e l’attuatore.
Il sensore non è altro che un contenitore metallico che può essere riempito a cera, liquido o gas che al variare della temperatura ambiente modifica il volume della sostanza contenuta all'interno, andando ad azionare l’otturatore. La pressione del sensore è bilanciata da una molla di contrasto ed all'aumento della temperatura ambiente la pressione del sensore sale, spingendo quindi l’otturatore verso la posizione di chiusura, fino al punto di equilibrio con la forza della stessa molla e viceversa con l’abbassamento della temperatura.
Il materiale contenuto nel sensore determina quindi la bontà e la precisione del sistema di regolazione. Quelli caricati a cera consentono di avere un basso costo, ma l’azione di regolazione è lenta e la posizione impostata nel tempo non è stabile, mentre quelli a liquido consentono di avere un costo ragionevole, una regolazione media e la risposta non è brevissima. Infine, quelli caricati a gas con bassa inerzia presentano un’azione di regolazione molto rapida e grande stabilità nel tempo della posizione impostata ed un’ottima insensibilità ai disturbi termici, ma hanno un costo superiore agli altri tipi di sensore.
Va evidenziato che i livelli di impostazione della manopola (che indicheremo più avanti nell'articolo) sono teorici in quanto sono influenzati da diversi fattori, tra cui la posizione del radiatore, le dimensioni del locale, la sua esposizione e l’altezza e posizione della testina termostatica. Si può quindi affermare che le valvole termostatiche hanno una propria inerzia che dipende dal materiale usato quale elemento sensibile che genera un tempo di risposta diverso; quelle a gas, ad esempio, sono le migliori in quanto hanno un tempo che va dai 10 ai 15 minuti.
Altra caratteristica importante è l’isteresi: fenomeno per il quale il valore di una grandezza dipendente da altre è determinato, oltre che dal valore che esse hanno in quell'istante, dai valori assunti in precedenza. Ad esempio se una valvola termostatica è caratterizzata da un’isteresi di 1°C ed è impostata a chiudere il flusso dell’acqua con temperatura dell’ambiente in cui è allocata a 20°C, nel momento in cui la temperatura inizierà a scendere la valvola aprirà l’otturatore solo al raggiungimento di 19°C ed è per questo che una valvola preferibile dovrà avere un’isteresi bassa in ogni caso non superiore a qualche decimo di grado centigrado.
In fase di sostituzione della valvola fissa con quella termostatica è bene sostituire anche il detentore dispositivo che ci permette l’intercettazione del fluido al singolo corpo scaldante (radiatore) in modo da poter fare manutenzione senza influenzare l’intero circuito di riscaldamento. Oltre alle testine manuali le più usate, esistono anche quelle di tipo elettronico, che consentono di programmare la temperatura e i tempi di apertura e chiusura del circuito del singolo radiatore. Come le testine manuali, quelle elettroniche rilevano automaticamente la temperatura ambiente e, grazie alla programmazione della temperatura e della fascia oraria, possiamo stabilire nelle 24 ore la temperatura di ogni calorifero ed addirittura in quelle più sofisticate la chiusura del calorifero in caso di apertura della finestra quando il locale viene arieggiato e l’impostazione “fuori casa” che riduce automaticamente la temperatura del radiatore durante l’assenza dei residenti.
Come funziona la valvola termostatica
La valvola termostatica, installata su ogni radiatore, regola automaticamente il flusso dell’acqua calda nel termosifone per mantenere la temperatura costante in ogni stanza; ruotando la manopola si possono impostare i valori di temperatura desiderati.
Avete a disposizione cinque valori di temperatura impostabili, oltre alla posizione antigelo e spento:
- 0 posizione tutto chiuso
- 1 corrisponde a circa 12 °C
- 2 corrisponde a circa 16 °C
- 3 corrisponde a circa 20 °C
- 4 corrisponde a circa 24 °C
- 5 corrisponde a circa 28 °C
Nota importante: normalmente i radiatori di un appartamento sono dimensionati per ottenere una temperatura massima ambiente di 20 °C. Raggiunta la temperatura desiderata (esempio 20 °C) il flusso dell’acqua calda si interrompe automaticamente ed il radiatore riprenderà ad erogare calore non appena la temperatura sarà scesa sotto il livello programmato.
Consigli per un uso responsabile
Per ottimizzare gli effetti delle valvole vi consigliamo di osservare alcuni semplici accorgimenti:
- Non aprite le finestre, senza avere prima chiuso l’erogazione del calore, l’introduzione di aria fredda nell’ambiente comporterebbe un inutile spreco di calore.
- Non coprite con tende, copriradiatori od altri oggetti: in questo modo la valvola termostatica, avvertendo una temperatura superiore a quella ambiente per effetto dell’accumulo di calore, interromperà il flusso di acqua raffreddando il radiatore.
- Tende e mobili posti davanti ai radiatori impediscono la normale diffusione del calore ed in questo modo si consuma più energia, aumentano così le spese di riscaldamento.
- In caso di periodi di assenza è consigliato di selezionare la posizione antigelo del comando termostatico. Abbassare la temperatura ambiente di 1 °C porta ad ottenere un risparmio fino al 7% di energia.
- Le finestre sono un punto debole per la dispersione del calore, quando è notte non si dovrebbe spegnere totalmente il riscaldamento per evitare di raffreddare completamente le stanze e chiudere tapparelle e/o persiane e tende, in modo da non disperdere inutilmente il calore.
- Nel periodo estivo è consigliabile tenere le testine termostatiche aperte al massimo (posizione 5) per evitare il blocco dell’otturatore del corpo valvola.