CONOSCI I TUOI CONSUMI!  Con l’entrata in vigore del. D. Lgs. 102/214, con scadenza ultima al 30/06/2017, ogni precedente modalita’ di ripartizione delle spese perdera’ validità’. L’unico criterio di calcolo da seguire per la ripartizione sara’ quello basato sui consumi rilevati dai contabilizzatori di calore.

News

Deroga alla norma UNi10200 per calcolare il fabbisogno energetico alla luce del d.Lgs. 141/2016

Il d.Lgs. 141/2016 ha recentemente modificato il d.Lgs. 102/2014 introducendo una deroga che modifica in modo significativo l'applicazione dei criteri di ripartizione delle spese di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.

Di seguito la modifica introdotta:

"...laddove siano comprovate, tramite apposita relazione tecnica asseverata, differenze di fabbisogno termico per metro quadro tra le unità immobiliari costituenti il condominio o l'edificio polifunzionale superiori al 50 per cento, è possibile suddividere l'importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70 per cento agli effettivi prelievi volontari di energia termica".

 Il fabbisogno termico citato nel decreto è il fabbisogno ideale di energia termica utile della singola unità immobiliare per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria, secondo le definizioni contenute nella norma UNi/TS 11300 parte 1 e 2.

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In revisione la UNI 10200 per la ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda

Attualmente in fase di valutazione da parte degli esperti del Comitato Termotecnico Italiano (CTI) molti spunti e proposte di modifica e integrazione alla norma UNI 10200.

Il CTI informa che è attualmente in fase di revisione la UNI 10200, norma sulla ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria richiamata dal neo decreto n. 141 del 18 luglio 2016, in vigore dal 26 luglio.

A seguito della fase di inchiesta pubblica, la CT Options283 "Contabilizzazione del Calore" è impegnata nella gestione e nella risoluzione dei commenti ricevuti. Molti gli spunti e le proposte di modifica e integrazione che sono attualmente in fase di valutazione da parte degli esperti CTI.

In attesa che la nuova versione della norma venga consolidata e sia disponibile sul mercato, a catalogo UNI è attualmente vigente la UNI 10200:2015”.

Chiarimento sul metodo di scarico delle condense delle caldaie a condensazione

Ministro Ambiente: lo scarico nel pozzetto interrato va assimilato allo scarico per i reflui domestici.

Il Ministero dell’Ambiente, Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche, ha risposto ad una serie di quesiti per chiarire alcuni aspetti relativi allo scarico delle condense.

Le risposte del Ministero – ha affermato Franco Pozzoni, Vicepresidente di CNA Installazione Impianti con delega al settore termoidraulico - semplificheranno non poco l’attività delle imprese di installazione, consentendo nuove modalità di scarico delle condense, dando certezze legislative agli operatori del settore e risolvendo, in via indiretta, anche alcuni risvolti poco comprensibili della parte quinta della norma UNI-CIG 7129:2015”.

Innanzitutto il Ministero ha definito “acque reflue domestiche” le acque di condensa delle caldaie a condensazione ad uso domestico sia da sole, che in miscela con “le acque fecali derivanti dal metabolismo umano” chiarendo pertanto che lo scarico della sola condensa costituisce uno scarico di acque reflue domestiche, mentre lo scarico del miscuglio di condensa ed acque meteoriche viene definito come uno scarico di acque reflue urbane.

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Nuova FAQ del MiSE sul trattamento obbligatorio dell'acqua per impianti termici

Trattamento dell'acqua sempre obbligatorio negli impianti per la climatizzazione invernale

 

Per gli impianti termici dedicati alla climatizzazione invernale è sempre obbligatorio il trattamento dell’acqua nel circuito di riscaldamento, lo è in entrambi i circuiti (riscaldamento e sanitario) se l’impianto produce anche acqua sanitaria (caldaia combinata). Il trattamento è invece consigliato nel caso di impianti termici adibiti alla sola produzione di acqua calda sanitaria (scaldacqua).

Lo ha chiarito il Ministero dello Sviluppo economico in una faq sul DM requisiti minimi, pubblicata insieme ad altre il 1° agosto scorso.

Riportiamo la FAQ 2.27 in questione:

D. Oltre all'obbligatorio trattamento dell’acqua previsto per il circuito di riscaldamento è obbligatorio anche il trattamento per l’impianto di acqua calda sanitaria?

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Efficienza energetica per il settore dei serramenti

Il MiSE ha pubblicato una nuova serie di FAQ in materia di efficienza energetica in edilizia

Per quanto riguarda il settore dei serramenti le nuove Faq del Minstero dello Sviluppo Economico chiariscono molti punti sollevati da Unicmi (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell'Involucro e dei serramenti).

Fattore di trasmissione solare totale ggl+sh 

Il MISE ha chiarito che il requisito sul fattore di trasmissione solare totale ggl+sh può essere inteso come limite sul parametro trasmittanza energetica solare totale gt (sinonimo gtot) definito a livello delle norme tecniche armonizzate di riferimento obbligatorio per l’immissione sul mercato delle schermature solari (chiusure oscuranti, tende esterne). Tale requisito - ottemperabile in presenza di qualsiasi tipologia di schermatura solare (chiusure oscuranti, tende esterne) in posizione interna, esterna ed integrata nella vetrazione - è da calcolare ai sensi delle norme tecniche europee di riferimento (UNI EN 13363-1 oppure UNI EN 13363-2, UNI EN 14501) richiamate anche dal Decreto Requisiti Minimi.

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